La Scuola dell'Infanzia Alice Sturiale
fa parte dell'Istituto Comprensivo di Certaldo (Firenze)
Da sempre impegnata sui temi dell'intercultura, dell'inclusione, del rispetto dei diritti umani e dell'ambiente è attenta al dibattito attuale su temi educativi e didattico-metodologici.
È diventata Scuola eTwinning ed ha ottenuto vari riconoscimenti nazionali ed europei per i suoi progetti tra cui il Premio Zummo, il Label europeo delle Lingue 2016 e il Premio nazionale eTwinning 2014, il Premio nazionale eTwinning 2018.
La scuola si è candidata per il progetto ERASMUS+ Call 2018 - KA2 Partenariati Strategici per gli scambi tra scuole, settore istruzione, ottenendo l'approvazione del progetto: For a respectful and tolerant school, con una borsa biennale 2018-2020.
Talvolta, stereotipi essenzializzanti delle culture delle maggioranze e non solo, ostacolano questi processi.
Nella società sempre più fluida e connessa non è difficile trovare vari tipi di discriminazioni per differenti motivi.
Vorremmo che i bambini e le bambine che arrivano nella nostra scuola, insieme alle loro famiglie, trovassero un ambiente accogliente che si impegna per un'educazione alla cittadinanza priva di pregiudizi.
Motivazione del progetto
I flussi migratori stanno trasformando la nostra società in una miscela di popoli provenienti da diversi paesi dove i vari linguaggi culturali di intrecciano e si mescolano.Talvolta, stereotipi essenzializzanti delle culture delle maggioranze e non solo, ostacolano questi processi.
Nella società sempre più fluida e connessa non è difficile trovare vari tipi di discriminazioni per differenti motivi.
Vorremmo che i bambini e le bambine che arrivano nella nostra scuola, insieme alle loro famiglie, trovassero un ambiente accogliente che si impegna per un'educazione alla cittadinanza priva di pregiudizi.
D’altra parte, problemi di violenza a scuola come il bullismo, la mancanza di
tolleranza e accettazione per compagni/e e insegnanti insieme a comportamenti aggressivi, sono in crescita anno dopo anno anche nei ragazzi/e e provocano sofferenza e
tristezza nei loro coetanei e nelle loro coetanee e questi possono causar loro problematiche sociali.
Inoltre, i bambini con bisogni educativi speciali necessitano di speciali attenzioni per un adeguato inserimento.
Inoltre, i bambini con bisogni educativi speciali necessitano di speciali attenzioni per un adeguato inserimento.
Per queste ragioni è essenziale aumentare nei bambini, nelle bambine e negli adulti tutti, la
consapevolezza delle differenze e uno sviluppo di buone relazioni già in età precoce.
Questo progetto mira alla prevenzione dell’intolleranza, della discriminazione, della violenza e del bullismo attraverso strumenti e metodologie professionali.
Dal 2015 la scuola CEIP Ginés Morata usa il metodo cosiddetto Persona Dolls methodology (PDM) grazie ad un progetto Erasmus+ K219 che le ha dato la possibilità di acquisire tale metodo e di diffonderlo nella sua scuola.
Il risultato ha ottenuto un tale successo da ritenere importante un'azione di disseminazione in altre istituzioni Europee. Ecco il motivo di questo progetto, dunque, che vede coinvolte insieme alla scuola spagnola una scuola lettone, una francese, una lituana e noi.
Il PDM si basa sulla presenza di bambole in classe, ma non sono bambole ordinarie, né burattini.
Gli insegnanti attribuiscono alle bambole delle precise e uniche caratteristiche personali trasformandole in ‘persone’ con personalità individuali.
Le bambole facilitano una riflessione sulle difficoltà tra bambini e bambine nel gruppo classe. Ogni bambola ha una sua storia che racconta ai bambini stessi. Attraverso le storie delle bambole i bambini e le bambine imparano a rispettare gli altri e le altre e a trovare una soluzione alle difficoltà e ai problemi che possono incontrare nella loro vita. Ad esempio un bambolotto offrirà l’opportunità di rompere gli stereotipi di genere dicendo che il suo colore preferito è il rosa, o una bambola racconterà che grazie all’ausilio dell'apparecchio acustico adesso può ascoltare bene e questo la rende felice.
Questo progetto mira alla prevenzione dell’intolleranza, della discriminazione, della violenza e del bullismo attraverso strumenti e metodologie professionali.
Dal 2015 la scuola CEIP Ginés Morata usa il metodo cosiddetto Persona Dolls methodology (PDM) grazie ad un progetto Erasmus+ K219 che le ha dato la possibilità di acquisire tale metodo e di diffonderlo nella sua scuola.
Il risultato ha ottenuto un tale successo da ritenere importante un'azione di disseminazione in altre istituzioni Europee. Ecco il motivo di questo progetto, dunque, che vede coinvolte insieme alla scuola spagnola una scuola lettone, una francese, una lituana e noi.
Il PDM si basa sulla presenza di bambole in classe, ma non sono bambole ordinarie, né burattini.
Gli insegnanti attribuiscono alle bambole delle precise e uniche caratteristiche personali trasformandole in ‘persone’ con personalità individuali.
Le bambole facilitano una riflessione sulle difficoltà tra bambini e bambine nel gruppo classe. Ogni bambola ha una sua storia che racconta ai bambini stessi. Attraverso le storie delle bambole i bambini e le bambine imparano a rispettare gli altri e le altre e a trovare una soluzione alle difficoltà e ai problemi che possono incontrare nella loro vita. Ad esempio un bambolotto offrirà l’opportunità di rompere gli stereotipi di genere dicendo che il suo colore preferito è il rosa, o una bambola racconterà che grazie all’ausilio dell'apparecchio acustico adesso può ascoltare bene e questo la rende felice.
Le insegnanti della Scuola dell'Infanzia "Alice Sturiale" |
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